Emilia.Eat: il mercato del tipico emiliano

Una terra di valori si offre alla vasta platea di visitatori e buongustai che affolleranno il quartiere fieristico di Piacenza Expo nel weekend del 26 e 27 ottobre 2019. In quella sede ci sarà l’esordio del mercato EMILIA.EAT, una startup fieristica legata alla promocommercializzazione del tipico agroalimentare emiliano, legata al territorio di area vasta delle province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza.

E’ un esordio di un format che aggiunge all’offerta di tipicità emiliane la promozione del territorio con la presenza dello stand di Destinazione Turistica Emilia. 35 espositori occuperanno l’ultima parte del padiglione 1, creando un mercato del tipico ideale per rifornire la dispensa prima dell’inverno.

Un modo nuovo di proporre una kermesse legata al cibo ed alle produzioni tipiche che trova in Piacenza Expo la sua giusta collocazione. Il quartiere fieristico piacentino è conosciuto per le numerose ed importanti manifestazioni fieristiche specializzate che fanno delle dimensioni misurate e della facilità di contatti il loro punto di forza.

Lo scopo di Emilia.Eat è quello di valorizzare l’identità chiara delle produzioni agroalimentari tipiche delle tre province cogliendo le opportunità offerte dal flusso importante di visitatori generato da Apimell e Forestalia e la qualità dei visitatori professionali interessati a Street Food Technology.

Questa unione di settori merceologici permette in sede di avvio del mercato emiliano di sperimentare il format assicurando in ogni caso un afflusso certo di 10.000 visitatori.

Di particolare valore è il patrocinio di Destinazione Turistica Emilia che ha riconosciuto fin da subito le potenzialità dell’evento in grado di contribuire alla politica di differenziazione rispetto agli altri territori per costruire una destinazione multiprodotto, competitiva, organizzata ed efficiente e raggiungere una notorietà positiva nei diversi mercati turistici nazionali ed internazionali.

Un evento come Emilia.Eat va proprio in questa direzione assicurando uno strumento di visibilità in più ai produttori agroalimentari di Reggio Emilia, Parma e Piacenza e rafforzando l’identità territoriale in termini di vocazione turistica.

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